Si chiama ansia, ed è un’amica un po’ invadente

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Sicuramente un po’ ti conosco, ma ogni volta riesci a sorprendermi.

Sì, mi rivolgo proprio a te cara ansia e caro attacco di panico. Tante volte nella vita sei venuta a trovarmi e quasi sempre hai stravolto in negativo le mie giornate, per non dire mesi. Sono stata tanto arrabbiata con te e mentirei se dicessi che non lo sono ancora, soprattutto dopo l’ultimo periodo in cui ti sei manifestata in me con tutta la tua potenza. Devo essere sincera, dopo quattro anni di benessere e serenità, non mi aspettavo che saresti ritornata di nuovo e ancora più forte.

Questa volta mi hai sorpreso, ebbene sì, perché ti sei presentata in maniera diversa, provocandomi un terrore mai provato nella mia vita. Una sera di un periodo particolare nella vita dell’intero pianeta, nel corso di una pandemia, hai bussato violentemente alla mia porta facendomi pensare che stavo per compiere qualcosa di brutto. Mi sono vergognata e ho cercato in tutti modi di cacciare via questi brutti pensieri che mai avevano fatto parte della mia vita. Da quella sera in poi ho iniziato a non avere più controllo di me, ho cercato indizi su internet su quello che mi stava accadendo, senza confidare niente a nessuno, neanche ai miei genitori che sono sempre stati la mia ancora di salvezza in quei periodi di ansia e attacchi di panico. Non potevo dire a nessuno quello che pensavo, mi avrebbero creduto pazza. Fino a quando un giorno ho iniziato a non riuscire a respirare, a sentire un dolore forte al petto, a tremare e avere formicolii in tutto il corpo. È stato lì che ti ho riconosciuto caro mio attacco di panico. Non ci potevo credere, di nuovo a me, che pensavo di riuscire ormai a gestirti dopo tanti anni. E invece no, ero di nuovo sola con i miei terrori, la mia paura di impazzire, la mia paura di morire.

Un giorno però, dopo aver detto tutto ai miei genitori, ho deciso di fare una cosa. Ho deciso di rivolgermi a uno psicoterapeuta in una maniera insolita. Dato il divieto di poter uscire di casa per la pandemia in corso abbiamo iniziato a fare degli incontri di psicoterapia online. Vi dirò la verità, all’inizio ero completamente sfiduciata. Pensavo: come farà a aiutarmi da dietro il computer, senza un minimo di contatto umano? Non ci credevo. Nonostante questo ho voluto provare e mai scelta fu più giusta. Ho iniziato questo percorso con la voglia di capire cosa mi stesse succedendo, e farò una premessa, non sono ancora nel pieno della mia consapevolezza, ma grazie a chi mi sta seguendo sto imparando a dare un volto all’ansia e al panico, sto imparando che la chiave per “guarire” è accettarli, sono parte di noi stessi. Non si impazzisce per l’ansia, non si muore, non succede niente. Sarò sincera, imparare a gestirla e a capire cosa scatena in me questa emozione non è sempre facile e ancora oggi non sempre ci riesco. Però mi sono messa in discussione e sono fortemente convinta che presto ne uscirò e che l’ansia sarà una piacevole compagnia nella mia vita. Sì ho detto proprio piacevole perché per molto tempo io ho cercato di lottare contro di lei, di sconfiggerla, di ignorarla.

Bè, niente di più sbagliato.

Bisogna imparare a stare bene anche in sua presenza, a prenderla per mano e a dire: “Bene, vuoi stare insieme a me? Perfetto, andiamo a prendere un caffè insieme.

Non abbiate paura di lei e soprattutto non abbiate vergogna o timore di chiedere aiuto a chi ha studiato per farci stare bene. Sarà la vostra luce nei momenti bui, la vostra ancora di salvataggio quando penserete di non farcela.

Fate psicoterapia perché ora posso dire che non c’è cosa più bella di imparare a conoscere se stessi, le proprie emozioni e a non averne paura.

Una giovane donna che oggi, con noi, sta vincendo la sua sfida.

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