Dott.ssa Cristina Tundo – Psicologa
L’arrivo di un bambino, è risaputo, causa una vera e propria rivoluzione nella coppia. Abituati fino a quel momento a pensare solo per due, essi dovranno imparare a pensare, non più per ma in due, al nuovo arrivato, che sconvolgerà la vita di coppia nelle proprie abitudini, nei propri spazi, tempi e progetti.
Mentre nella madre il cambiamento viene riconosciuto e sostenuto, il ruolo del padre è marginale, quasi inesistente. Ci si concentra sul benessere della donna durante la gravidanza, ci si propone per aiutarla nei primi giorni di vita del nascituro, facendola comunque sentire al sicuro e circondata da affetto. Come accennato precedentemente però, il cambiamento riguarda anche il padre, si tratta di un uomo che dal momento in cui scopre che la compagna è incinta si ritrova a dover mettere in discussione la propria scala delle priorità. La responsabilità di garantire una sicurezza economica e non solo alla propria famiglia, la preoccupazione che vada tutto bene, la voglia di passare più tempo a casa per poter crescere il figlio e aiutare la compagna, diventano i pensieri centrali di un uomo che sta per diventare un padre.
L’uomo potrebbe sviluppare un senso di isolamento, ritrovandosi a dover affrontare questo cambiamento da solo, e di conseguenza potrebbe presentarsi una forma di depressione, poiché il suo ruolo non viene riconosciuto e valorizzato da chi lo circonda.
Secondo lo psichiatra Roccato, la depressione del padre può sfociare in tre scenari:
- L’uomo si rassegna alla sua emarginazione e cerca altri sfoghi (lavoro, hobby, relazioni extra-coniugali…)
- L’uomo diventa un vice-mammo per il figlio, per non sentirsi escluso. Il che non significa che il padre cambia i pannolini o coccola il figlio, cosa normalissima e auspicabile, bensì che “imita” in tutto e per tutto la donna. Tuttavia, in questo “il bambino (e la coppia e l’intera famiglia) verrà deprivato della possibilità di usufruire delle indispensabili funzioni paterne”.
- L’uomo si rialza e si considera per quello che è e per la sua funzione, prendendosi in carico la nuova famiglia ‘allargata’ e riappropriandosi della sua funzione di guida e sostegno.
Sebbene sia auspicabile che nell’uomo avvenga il terzo scenario, non sempre si verifica ciò. Sarebbe necessario far capire alla società quanto sia importante far assumere al padre lo stesso ruolo centrale che assume la madre durante la gravidanza e dopo la nascita del figlio.
Coinvolgere il padre in questo percorso permetterà a lui di sentirsi parte attiva della nuova triade padre -madre – bambino, alla madre di sentirsi supportata e sopportata dal partner, e di conseguenza il bambino nascerà e crescerà in un ambiente favorevole, circondato dalla serenità dei neo genitori.
“Ogni volta che nasce un bambino, nascono un padre e una madre. E da quel momento crescono insieme in saggezza e virtù” – Carlos Gonzales-
Riferimenti sitografici:
https://www.provitaefamiglia.it/blog/arriva-un-figlio-nascono-una-mamma-e-un-papa
https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__genitori-figli-insieme-carlos-gonzales.php
Dott.ssa Cristina Tundo – Psicologa
Questo articolo ha 2 commenti.
Non leggevo tanto da mai,perché non ho mai letto???? complimenti ...mi ritrovo ??
Purtroppo tanti uomini si comportano come il paragrafo 1 si mettono al margine ma siamo anche noi neo mamme che il jostro cuore la nostra mente va al bimbo piccolo e questo modo allontaniamo l uomo ma anche tanti voglio essere coinvolti ma tanti scappano e trovano scuse che non sanno prenderlo o cambiarlo o dagli il biberon delegato la mamma poi dicono tu mi trascuri e trovano fuori un altro sfogo