Disturbi d’ansia
Prefazione
Sono caratterizzati dalla presenza di intensa e frequente ansia, la quale rappresenta il principale sintomo psicologico. Questo tipo di preoccupazione, continua e persistente, può determinare difficoltà in diversi contesti di vita, sociale, familiare, scolastico, affettivo etc…
La paura è una risposta emotiva ad una minaccia incombente, reale o percepita, mentre l’ansia è scatenata dalla percezione di una minaccia che potrebbe accadere in futuro.
Sebbene i due stati emotivi siano, in parte, simili sono sostanzialmente differenti, infatti la paura è spesso associata a picchi di attivazione necessari alla fuga o all’attacco, a pensieri di pericolo e a comportamenti di fuga, mentre l’ansia si associa alla tensione muscolare e alla vigilanza in preparazione ad un pericolo futuro.
L’anomalia nella capacità di elaborare le informazioni può essere spiegata come un’apprensione o un pensiero insistente relativo al concetto di pericolo ma anche come una sottovalutazione delle capacità individuali di far fronte alle situazioni percepite come estremamente minacciose.
I dati proposti dal Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità indicano che in Italia, circa tre milioni e mezzo di persone adulte hanno sofferto di un disturbo mentale negli ultimi 12 mesi e di questi, quasi due milioni e mezzo hanno presentato un disturbo d’ansia.
All’interno dell’ampio ventaglio dei disturbi di ansia si riscontrano differenze riguardo alla tipologia di oggetti o di situazioni che provocano paura, ansia e comportamenti di evitamento e per l’ideazione cognitiva associata. I disturbi d’ansia più diffusi sono il disturbo di panico con o senza agorafobia, il disturbo di ansia generalizzato, l’ansia o fobia sociale, il disturbo post traumatico da stress e le fobie specifiche.