ADHD e Disturbi di Personalità

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I disturbi di personalità sono caratterizzati da manifestazioni disadattative e disfunzionali nel modo di percepire, sentire e pensare sé stessi e gli altri. Si tratta di pattern di esperienza interiore e di comportamento, duraturi e pervasivi, che deviano marcatamente dalle aspettative della cultura dell’individuo e portano a sperimentare disagio o compromissione funzionale. 

Per definizione, i disturbi di personalità si manifestano definitivamente nell’età adulta e, dal momento che rappresentano le manifestazioni maggiormente disfunzionali dell’intera espressione e variabilità della personalità umana, possiamo aspettarci che tali manifestazioni esistano anche in popolazioni cliniche più ristrette, come quelle affette da ADHD. Nei pazienti ADHD, come in tutti i soggetti, si presenterebbero, quindi, vari tratti di personalità, che assumerebbero caratteristiche disfunzionali, molto più di quanto non accada nella popolazione generale.

Co-occorenza

Dal punto di vista epidemiologico, uno studio del 2012, condotto da Bernardi et al., ha evidenziato elevati tassi di prevalenza di disturbi di personalità nei pazienti ADHD adulti. In particolare, almeno un disturbo di personalità, secondo i criteri DSM-IV, era stato diagnosticato nel 62,8% e appariva così suddiviso: il 33,7% riportava un disturbo borderline di personalità, il 25,2% un disturbo narcisistico, il 22,4% un disturbo schizotipico, il 19,3% un disturbo ossessivo-compulsivo, il 18,9% un disturbo antisociale e gli altri a seguire.

Sono stati poi condotti anche diversi studi prospettici per valutare in bambini o adolescenti affetti da ADHD la probabilità di sviluppare disturbi di personalità nell’età adulta. Effettivamente, i risultati emersi confermano un’aumentata probabilità dei bambini con ADHD di riportare in futuro almeno un disturbo di personalità. 

Sovrapposizioni e diagnosi differenziale

Certamente alcune caratteristiche si riscontrano sia in pazienti affetti da ADHD che in pazienti con diagnosi di disturbo di personalità. In particolare, l’impulsività è una caratteristica sia dell’ADHD che di un disturbo borderline o antisociale di personalità; esistono tuttavia alcune sfumature che assume il tratto dell’impulsività nei diversi quadri psicopatologici: nell’ADHD, per esempio, si presenterebbe con comportamenti di invadenza a livello sociale, nel borderline con condotte pericolose, nell’antisociale è più caratterizzata dalla prevaricazione dei diritti altrui. Oltre all’impulsività, anche la disregolazione emotiva, caratterizzata da accessi d’ira e labilità emotiva, è presente tanto in un quadro ADHD che in un quadro borderline. Alla luce di quanto appena illustrato, trattandosi di una sovrapposizione molto parziale, per porre una diagnosi corretta, occorre approfondire gli altri criteri del disturbo di personalità in esame e le caratteristiche cliniche ad esso associate, conducendo un’accurata diagnosi differenziale che potrebbe portare anche a una co-diagnosi (diagnosi di entrambi i disturbi).

Nel caso del disturbo borderline questo può significare soffermasi per esempio sull’eventuale presenza di timori abbandonici e di instabilità dell’identità o delle relazioni interpersonali, mentre per il disturbo antisociale potrebbe voler dire approfondire aspetti quali l’inosservanza delle norme, delle leggi e delle consuetudini sociali o l’incuranza di persone vicine o ancora le manifestazioni aggressive e violente rivolte anche verso i propri cari. 

Infine, altre informazioni di cui tener conto nel porre una diagnosi di questo tipo sono il decorso e la ricostruzione retrospettiva, ottenuta attraverso informazioni collaterali affidabili, raccolte da genitori o parenti che conoscono  bene il paziente. Questo può consentire di avere delle indicazioni dirimenti, infatti, mentre l’ADHD insorge in età prescolare e si manifesta in modo sindromico in età scolare, i disturbi di personalità compaiono in maniera più evidente durante l’adolescenza e si manifestano in maniera compiuta in età adulta. 

Bibliografia

Mencacci C., Migliarese G. (a cura di) (2021). ADHD nell’adulto. Dalla diagnosi al trattamento, Edra, Milano

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