ADULTO CON ADHD E SCARSA AUTOSTIMA

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Soggetti con ADHD sono particolarmente esposti, in conseguenza del loro peculiare disfunzionamento, a un nutrito numero di fallimenti e pertanto a un aumentato rischio di sviluppare deficit di autostima. (Cook, Knight, Hume, & Qureschi,2014).

In cosa consiste l’autostima?

Se il concetto di sé rappresenta la modalità con cui il soggetto si descrive, l’autostima rimanda invece alla valutazione che il soggetto ha di se stesso, alla percezione soggettiva del proprio valore personale, dei propri punti di forza e di debolezza, basata sia su esperienze vissute direttamente, sia sui giudizi altrui (Miceli,1998).

Può essere descritta come lo sguardo che ognuno di noi ha nei confronti della propria persona, che può essere più benevolo e comprensivo oppure più critico e severo.

Si parla di livelli di autostima, un buon livello di autostima favorisce anche la crescita personale e la conoscenza, poiché spinge a occuparsi di compiti nuovi e stimolanti, misurandosi anche al di sopra delle proprie capacità, senza troppi timori, e protegge in caso di difficoltà o insuccessi. Di contro, un basso livello di autostima porta molto di più, ad affrontare compiti semplici e ripetitivi, senza troppi rischi, con conseguenze decisamente più negative in caso di fallimento.

Ma perché l’adulto con ADHD ha scarsa autostima?

In letteratura sono presenti diversi studi riguardo al basso livello di autostima nei bambini con ADHD rispetto ai loro coetanei (Mazzone et al.,2013). Questo perché, a causa delle loro problematiche di attenzione, iperattività e impulsività non riescono ad ottenere risultati soddisfacenti nelle varie attività, compreso lo studio, e sperimentano una serie di fallimenti e delusioni, con conseguenti critiche e rimproveri da parte dell’ambiente esterno, che li portano a sentirsi insicuri e impotenti.

In età adulta  caratteristiche come sbadataggine, riardo, impulsività, indecisione, procrastinazione, disordine, disorganizzazione contribuiscono a far vivere esperienza di vita negative, inoltre, i soggetti, non riescono a raggiungere soddisfacenti livelli di istruzione nonostante le loro capacità intellettive, rischiano di perdere il lavoro perché faticano a stare all’interno di schemi prefissati, a rispettare i tempi, le regole imposte, le gerarchie e a volte la loro irrequietezza viene scambiata per maleducazione o negligenza.

Possono avere problemi socio-relazionali per la difficoltà nell’instaurare e/o nel mantenere nel tempo relazioni interpersonali, a causa della loro facilità alla noia, della loro incostanza e della loro disattenzione, che viene scambiata a volte per disinteresse, al punto da arrivare a perdere amicizie o anche il rapporto con il proprio partner.

Molti adulti con ADHD riportano un senso molto forte di sotto appagamento e un’intensa frustrazione, sentendosi sempre inadeguati, imperfetti, mai abbastanza bravi o abbastanza capaci.

Tutto questo influisce inevitabilmente sulla loro autostima e percezione di sé.

Uno degli aspetti centrali del lavoro terapeutico con la persona adulta con ADHD prevede di approfondire la conoscenza circa le cause che possono aver contribuito a determinare un basso livello di autostima, comprendere le motivazioni che hanno portato ogni soggetto a sperimentare un senso di fallimento o di scarsa o nulla autoefficacia, cercando di acquisire nuove strategie che favoriscono un livello più adeguato e soddisfacente di autostima.

Bibliografia

ADHD negli adulti. Un modello per l’intervento psicoeducativo”, Migliarese G, Venturi V, Reibman Y.L.,Mencacci C. Trento, Erickson

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