Provare a misurare l’impatto dell’ansia e dello stress sulle capacità riproduttive di una coppia è un obiettivo che da decenni gli studiosi si propongono di conseguire.
Si ritiene doveroso premettere che l’ansia o lo stress, presi singolarmente, non possono essere considerati le uniche variabile capaci di influire sulla fertilità, piuttosto essi si inseriscono, probabilmente, come fattore aggravante e peggiorativo di una situazione pre-esistente già critica e delicata, che merita la dovuta analisi medica. Detto questo, sicuramente è possibile constatare che le donne che vivono una condizione di ricerca infruttuosa di una gravidanza riportano elevati livelli di stress, il quale ha senza dubbio delle ripercussioni sul tono dell’umore, sia di tipo ansioso che depressivo, ed è dunque verosimile affermare che l’infertilità è causa di stress.
Ma in che modo incidono l’ansia e lo stress sulla riproduttività? Sul piano biologico, lo stress eccessivo può arrivare a modificare i livelli ormonali tanto da interferire con l’ovulazione, posticipandola o addirittura impedendola.
Sul piano psicologico, in letteratura si evince come l’ansia avrebbe un peso nell’allungamento dei tempi necessari per ottenere una gravidanza oppure come le donne affette da disturbo depressivo abbiano un rischio duplice di riscontrare problemi di fertilità. Le ricerche hanno dimostrato che le donne con problemi di infertilità hanno livelli di ansia e depressione paragonabili a donne affette da gravi malattie. Le coppie che non riescono ad avere un figlio sono costantemente sottoposte a pressioni e delusioni difficili da sopportare: ogni mese si spendono nel tentativo e sperano che tutto sia andato bene, salvo poi scoprire che così non è stato con l’arrivo delle mestruazioni e dover fare i conti con lo sconforto, la paura, il dolore.
Sul piano comportamentale, gli effetti e le ripercussioni che lo stress può avere sulla ricerca di una gravidanza possono essere diversi ed arrivare ad interferire con diverse sfere personali e di coppia:
- Adozione di abitudini sfavorenti la fertilità (fumo, alcol, fame nervosa, sedentarietà, ..)
- Interruzione e/o modifica arbitraria del programma di concepimento suggerito dal ginecologo
- Calo della frequenza dei rapporti a causa di disturbi psicosomatici stress-correlati (vaginiti, difficoltà di erezione, mal di testa, disturbi gastrointestinali, ..)
- Conflitti di coppia
Interventi mirati sullo stress possono rivelarsi utili? Sembrerebbe di si, alcune ricerche sostengono che interventi psicologici mirati a ridurre gli stati di attivazione dell’ansia e/o a promuovere un maggiore equilibrio umorale aumenterebbero le probabilità di successo in gravidanza.
Da dove iniziare? Dal prendersi cura di se stessi, anzitutto. Parlate apertamente col partner e con chi vi è caro del vostro dolore, non pensate di essere soli, ritagliatevi del tempo per fare ciò che più vi piace, imparate tecniche di gestione dell’ansia e dello stress come il training autogeno, lo yoga e la meditazione.
In ultimo, è possibile fare riferimento ai professionisti del settore che con percorsi individuali o di coppia possono aiutarvi e sostenervi in questo difficile momento.