Deficit Neurocognitivi in età adulta
Di cosa si tratta
Gli esperti nell’ambito dei Deficit Neurocognitivi in età adulta e dell’anziano del centro Nova Mentis eseguiranno dei colloqui preliminari per un primo inquadramento del problema, per poi eseguire valutazioni neuropsicologiche per identificare, attraverso la somministrazione di batterie di test specifici e standardizzati, eventuali danni o disfunzionamenti neurocognitivi e di conseguenza progettare interventi di stimolazione cognitiva e compensazione delle difficoltà. L’implementazione di tali interventi sarà sempre complementare alla diagnosi e adattata al profilo cognitivo e ai bisogni della persona prestando sempre adeguata attenzione agli aspetti psicologici, avendo come principale obiettivo il recupero e il miglioramento della qualità di vita del paziente.
Attraverso una presa in carico longitudinale lo staff di Nova Mentis accompagnerà il paziente dalla diagnosi al trattamento per le principali malattie caratterizzate da declino e compromissione neurologica quali:
- Demenze Neurologiche (Alzheimer; Mild Cognitive Impairment; Parkinson; demenze a corpi diffusi di Lewy; demenze fronto- temporali; demenze indotte dall’uso di sostanze o etilismo; demenze da neoplasie);
- Demenze Psichiatriche(Pseudodemenze ansiose e/o depressive; demenze psicotiche);
- Disturbi del linguaggio;
- Demenze vascolari (ipertensione, ictus, emorragie cerebrali, infarto,..);
- Trauma cranico.
Demenze Neurologiche
La demenza è caratterizzata da un deterioramento cronico progressivo con andamento ingravescente che si instaura in un individuo che fino a quel momento ha normali capacità. Nelle demenze in generale si va incontro ad un declino delle funzioni cognitive che interferisce con le attività di vita limitando le autonomie quotidiane e strumentali della persona. Il quadro clinico più frequente è la malattia di Alzheimer, ma rientrano tra le demenze neurologiche altre patologie che si distinguono in base alla causa di insorgenza e alla zona cerebrale interessata da degenerazione o atrofia, in generale però la demenza porta sempre ad una sintomatologia che compromette gli aspetti non solo cognitivi ma anche affettivi e motori della persona.
Disturbi del Linguaggio
Sono disturbi con una compromissione della sfera del linguaggio in cui il soggetto può avere delle difficoltà progressive di “produzione” e ricerca delle parole come nelle afasie, nella fluenza del discorso e nella denominazione. Oltre alle afasie il soggetto può commettere anche delle parafasie, in cui usa una parola per un’altra (semantiche) o una lettera al posto di un’altra (fonetiche), circonlocuzioni che sono in generale difficoltà ad esprimere concetti precisi in un tempo utile e, infine, difficoltà di utilizzo di una prosodia corretta ossia un tono della voce regolare e adatto al discorso e al contesto.
Demenze Vascolari
Questa tipologia di demenza provoca un deterioramento cognitivo in quei casi in cui sono presenti patologie cerebrovascolari concomitanti o comunque in una relazione temporale con i sintomi cognitivi. Di solito si ha quindi un esordio brusco e un andamento fluttuante, si può manifestare con labilità emotiva e/o una sintomatologia depressiva. In generale non esiste una sintomatologia tipica in quanto essa dipende dalla localizzazione a livello cerebrale degli infarti e delle lesioni.
Trauma Cranico
Traumi a livello cerebrale possono causare una sintomatologia a livello neurologico tipica a seconda della localizzazione della lesione stessa. Il trauma cranico può influire negativamente a livello non solo cognitivo ma anche emotivo, motorio e comportamentale. La disabilità in questo caso essendo di natura traumatica può colpire dai più giovani agli anziani. Una valutazione neuropsicologica specifica è fondamentale per comprendere l’origine del deficit e per la progettazione di un’eventuale intervento riabilitativo mirato che in questi casi dovrebbe avere un approccio multidisciplinare.
Stimolazione Cognitiva
Oltre ad un’accurata diagnosi e, eventualmente, ad una corretta terapia farmacologica quando necessaria, è auspicabile considerare la possibilità di intervenire anche attraverso un’azione di stimolazione cognitiva quale prezioso contributo al rallentamento della perdita delle funzioni cognitive del paziente ed indispensabile ausilio al mantenimento delle sue capacità funzionali a beneficio dell’intero assetto assistenziale.
La stimolazione cognitiva può essere un intervento da praticare sia in un’ottica di prevenzione che di promozione del benessere nella tarda età adulta e per l’anziano nel processo di senescenza, con positive ricadute sul soggetto stesso, le famiglie e in generale la qualità di vita di tutti i soggetti coinvolti.
Le attività che il centro Nova Mentis propone prevedono momenti di formazione e informazione al fine di trascorrere alcune ore in un contesto di condivisione e accoglienza, centrato sul mantenimento delle relazioni interpersonali, fattore protettivo e aspetto fondamentale per contrastare il decadimento.
Allo stesso tempo le attività di socializzazione consentono ai partecipanti di sviluppare delle social skills trasversali che facilitano l’inclusione sociale, l’adattamento alla quotidianità e il miglioramento della qualità di vita.
Le attività di stimolazione e attivazione cognitiva proposte consistono in esercizi strutturati e progettati per migliorare le funzioni cognitive come la memoria, il linguaggio e l’attenzione.