Dott.ssa Luana Sansone – Pedagogista
“Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili.”
C’era una volta…
Quante storie sono iniziate così!
Ognuno di noi ha una storia che inizia ancor prima del nostro venire al mondo, una storia che inizia nella pancia della mamma ed è proprio da quel momento che ha inizio il nostro racconto.
La mamma è la prima persona a raccontare di noi e anche negli anni a venire l’immagine che il bambino ha di sè stesso ed il modo in cui si racconta al mondo passa attraverso gli occhi di sua madre.
La prima foto inserita nell’album in cui raggruppare tutti i momenti più significativi: il pancione, la nascita, il battesimo, il primo dentino, il primo passo, il primo compleanno… tutto racconta di lui.
La Narrazione di sé, o racconto autobiografico, è fondamentale da un punto di vista educativo:
- Per sanare una ferita
- Per colmare un vuoto
- Per non dimenticare
- Per orientarsi e prendere coraggio
L’Educazione è relazione tra persone che scambiano esperienze attraverso la narrazione e l’ascolto reciproco, la quale permette di aprire nuovi punti di vista e riflessioni.
Fin dai tempi più antichi, l’uomo ha sentito il bisogno di raccontarsi, ha cercato nella condivisione del suo racconto una sottrazione di peso, una sorta di leggerezza di vivere.Per far sì che l’altro si racconti è necessario che si creino le giuste condizioni e l’altro deve rispondere al racconto in modo empatico, gestendo le proprie emozioni, mostrando vicinanza.
La narrazione in questo senso è una riflessione sul passato ma deve essere soprattutto uno strumento utile per la costruzione del proprio futuro.
Come da qualsiasi tipo di narrazione, sia essa un libro o una racconto, dalla narrazione di sé si impara.
Ogni volta che raccontiamo qualcosa di noi, lo doniamo all’altro ed esso riceverà un insegnamento, un consiglio, giusto o sbagliato che sia, dal quale prendere spunto ed imparare qualcosa di nuovo.
Se ci pensiamo, si è sempre narrato per educare.
I nostri nonni, i nostri genitori ci hanno educato ed educano trasmettendo e tramandando regole, conoscenze, comportamenti, volti ad insegnare qualcosa affinchè qualcun’altro l’apprenda.
Con i bambini più piccoli lo si fa anche attraverso la fiaba nella quale, attraverso le avventure e le storie raccontate, i bambini vivono il loro mondo, sperimentano le loro emozioni, paure, desideri… essa arriva nel mondo emotivo del bambino e trasmette valori e fiducia nella vita.
Ognuno di noi non è altro che un racconto al quale aggiunge ogni giorno qualcosa di nuovo. Impossibile è perciò astenersi dal narrare e dal narrarsi.
Dott.ssa Luana Sansone – Pedagogista
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Condivido ogni singolo pensiero della d.ssa Sansone non bastano mai le attenzioni che una madre possa dare alla propria creatura