Dott.ssa Sara Polimeno – Logopedista
Ti hanno detto che il tuo bambino posiziona la lingua in modo scorretto? Che è necessario l’intervento di un logopedista perché ha una deglutizione “atipica”?
Di cosa si tratta? Vediamolo insieme!
La deglutizione, l’atto che permette di portare il cibo dalla bocca allo stomaco, è all’apparenza molto semplice, ma in realtà è un processo articolato e complesso che coinvolge diverse strutture muscolari e nervose.
Come tutte le abilità, si perfeziona nel corso degli anni fino ad arrivare a una completa maturazione nell’adolescenza.
Il passaggio a una deglutizione di tipo “adulto” si verifica intorno ai sette anni d’età. Se questo passaggio non avviene per dei meccanismi che alterano tale funzionalità, i bambini (ma anche gli adulti!) continuano a utilizzare inconsapevolmente un tipo di deglutizione non adatta alla loro età e quindi scorretta.
È in questi casi che si parla di deglutizione disfunzionale, conosciuta anche come “atipica” o “deviata”.
Quali sono le cause che possono portare a deglutizione disfunzionale?
- Patologie e disturbi della sfera otorinolaringoiatrica come problemi di respirazione, adenotonsilliti, allergie, otiti, asma e frenulo linguale corto
- Abitudini alimentari come l’allattamento protratto nel tempo, uno svezzamento ritardato e una dieta povera di cibi solidi
- Nascita di abitudini “viziate” come il succhiamento del pollice o di alcuni particolari oggetti, l’uso del ciuccio protratto nel tempo, il mangiarsi le unghie (onicofagia) e il digrignamento dei denti (bruxismo)
Ma in cosa consiste la deglutizione disfunzionale?
La posizione ideale della punta della lingua è sulla papilla retroincisale, un punto che si trova a circa un centimetro di distanza dietro gli incisivi superiori (se lo tocchi con la lingua puoi percepire delle rughe), mentre il dorso della lingua è sul palato duro.
Nella deglutizione disfunzionale la punta della lingua può andare invece contro i denti superiori, fra le arcate dentarie oppure contro i denti inferiori.
Riconoscerla è importante perché, senza un adeguato trattamento, la deglutizione disfunzionale potrebbe portare, a seconda dei casi, a difficoltà nella masticazione dei cibi, palato ogivale, overjet dei denti (denti sporgenti o “a coniglietto”), morso aperto (molari e premolari tra le due arcate dentarie si toccano mentre gli incisivi no), progenismo della mandibola (mandibola sporgente in avanti) e problemi legati alla postura.
La persistenza di una deglutizione disfunzionale nei bambini oltre ai sette-otto anni d’età si può accompagnare inoltre a difetti nella pronuncia di alcuni suoni come /s/, /dz/ (la z di “zanzara”), /ts/ (la z di “pozzo”), /r/ e altri.
Come si può intervenire?
Per tutti i motivi illustrati è fondamentale fare una corretta prevenzione e tener conto di alcune raccomandazioni, ovvero ridurre il tempo di uso del ciuccio e del biberon e scoraggiare nel bambino abitudini come il mordicchiarsi le unghie e il succhiamento del dito.
L’approccio alla deglutizione disfunzionale può coinvolgere figure diverse come l’otorinolaringoiatra, l’ortodontista e il logopedista, perché diverse sono le problematiche che la causano e ne conseguono: i professionisti coinvolti penseranno insieme alla terapia più adatta per il bambino.
È bene chiarire che intervenire solo da un punto di vista meccanico tramite un apparecchio ortodontico o farmacologicamente può non essere risolutivo della disfunzionalità deglutitoria.
Per rieducare le funzioni orali è pertanto necessario l’intervento del logopedista, figura di riferimento che aiuta a correggere la postura linguale e insegna il corretto meccanismo deglutitorio.
Dott.ssa Sara Polimeno – Logopedista
Questo articolo ha un commento
Chiarissimo e puntuale. Grazie dottoressa!